Foto di Olivia Guardi
Mal Bianco
Selezionato per il Qualitylabel della rete europea e-MIX
Una produzione Zaches Teatro
In collaborazione con Regione Toscana – Progetto Filigrane, Università degli Studi di Arezzo, Centro Il Funaro – Pistoia
Mal Bianco è la seconda tappa della Trilogia della Visione, progetto sull’opera pittorica di tre differenti artisti che indaga l’atto del vedere come forma articolata di percezione.
La prima tappa è Il Fascino dell’Idiozia, lavoro ispirato alle Pitture Nere di Goya, dove lo spazio è costituito da un’oscurità da cui i corpi fuoriescono come da una massa densa.
In Mal Bianco lo spazio si capovolge, consuma i corpi, quasi li corrode dall’interno fino a modificarli nel loro apparire. Il lavoro prende come ispirazione iconografica il maestro giapponese Hokusai, il creatore dei Manga, parola che letteralmente significa “immagini senza nesso logico”.
Lo spazio perde contorni e definizioni prospettiche, assorbe i corpi in scena, e li restituisce smangiati, consumati, ombre di se stessi o simulacri di entità decadute. Una realtà altra s’insinua, ulteriore a quella che crediamo ogni giorno di vedere con i nostri occhi, una realtà interiore, dell’animo e dei fantasmi che ognuno porta con sé.
I corpi si svuotano muovendosi in uno spazio di strutture dal sapore rituale, fino a rimanere presenze rassegnate dai contorni indefiniti, come il ricordo di un volto che nella memoria via via si dimentica, si va consumando.